Il riconoscimento del servizio nella Scuola paritaria al vaglio della Corte di Giustizia Europea

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) è chiamata a pronunciarsi su una questione di fondamentale importanza per il sistema educativo italiano: il riconoscimento del servizio prestato dai docenti nelle scuole paritarie ai fini della ricostruzione di carriera e degli scatti stipendiali. L’udienza pubblica, svoltasi il 12 marzo 2025, è stata avviata in seguito a un ricorso presentato da un insegnante di Padova.

Il Caso in Esame

Il docente in questione ha lavorato per cinque anni con contratti a tempo determinato in un istituto superiore paritario di Padova. Successivamente, è stato assunto a tempo indeterminato nella scuola statale, ma senza il riconoscimento dell’anzianità maturata durante il periodo nelle scuole paritarie. Questo ha comportato l’inserimento nella fascia retributiva iniziale, come se l’esperienza precedente non fosse mai avvenuta. 

Il Contesto Normativo

In Italia, il servizio svolto nelle scuole paritarie non è attualmente equiparato a quello prestato nelle scuole statali per quanto riguarda la progressione di carriera e gli aumenti stipendiali. Questa differenziazione è stata confermata da diverse sentenze della Corte di Cassazione nel 2019 e nel 2021, nonché dalla Corte Costituzionale nel 2021. Tuttavia, il tribunale di Padova, il 14 agosto 2024, ha sollevato la questione davanti alla CGUE, ritenendo che potesse sussistere una violazione del principio di non discriminazione sancito dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE.

Possibili Implicazioni della Sentenza

La decisione della CGUE potrebbe avere un impatto significativo su circa 300.000 docenti che hanno prestato servizio nelle scuole paritarie e successivamente sono entrati nei ruoli dello Stato. Se la Corte dovesse riconoscere la validità di tale servizio ai fini della carriera, si aprirebbe la strada a numerosi ricorsi per il riconoscimento degli anni di servizio pregressi, con conseguenti adeguamenti stipendiali e possibili arretrati. 

Le Prospettive Future

L’udienza del 12 marzo ha visto la partecipazione attiva della Commissione Europea, che ha sostenuto la tesi del riconoscimento del servizio nelle scuole paritarie. Le conclusioni dell’Avvocato Generale sono attese per il 5 giugno, seguite dalla sentenza definitiva. Nel frattempo, sarebbe opportuno che tutti gli insegnanti interessati inviassero una diffida per interrompere i termini di prescrizione e tutelare i propri diritti in vista della decisione finale. 

Conclusione

La prossima sentenza della Corte di Giustizia Europea rappresenta un momento cruciale per il riconoscimento del valore professionale dei docenti che hanno operato nelle scuole paritarie. Un esito favorevole potrebbe non solo correggere una disparità di trattamento, ma anche rafforzare l’integrazione tra le diverse componenti del sistema educativo nazionale, riconoscendo pienamente il contributo di tutti gli insegnanti alla formazione delle future generazioni.

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